Regalare
un momento di gioia, di spensieratezza, per chi per varie ragioni, non se la
passa benissimo, è uno fra i tanti obiettivi dei tesserati dell’Inter Club.
Appartenere a un club sportivo non è necessariamente, sempre, per il fine di
seguire la propria squadra del cuore nelle trasferte. Ma è anche prendersi cura
di chi ne ha più bisogno. Nel suo piccolo, l’Inter Club Fasano, con il suo
presidente Lello Cinqui e l’amica modella fasanese Natalia Angelici, che vive e
lavora in quel di Milano, hanno inteso organizzare il tutto facendo una bella
sorpresa a Donato, tifosissimo interista affetto da sla. Come preannunciato
dallo stesso presidente, anche
quest’anno sono andati a far visita all’amico Donato ed insieme alla bella
Natalia hanno consegnato una maglia del
suo idolo, Capitan Zanetti, autografata dall’intera tutta rosa di prima
squadra. S’intuiscono gli effetti sortiti da tale gesto. Insieme all’amico
Donato, anche gli occhi dei visitatori brillavano particolarmente. Dopo qualche
attimo di emozione, i tre hanno aperto un discorso sulla beneamata Inter; con
un Donato dalle idee chiarissime, manifestando con
fermezza attraverso il puntatore ottico, che sostituisce la sua voce:
"Zanetti è il mio idolo; lo stadio deve rimanere San Siro; dopo Mazzarri
bisogna comprare i calciatori; Milito è vecchio ma i gol li sa fare
ancora". Ha le idee più chiare delle mie! – sussurra il presidente Lello
Cinque - Prossimo appuntamento lo stadio, precisamente Inter-Juventus, insieme
a me, a Natalia e a quel ‘gobbo’ di Gianni, l'operatore sanitario che lo
assiste quotidianamente. E poi, ancora il presidente - “Ringrazio ancora fortemente la mia carissima
amica Nat Angelici; una donna con un cuore immenso, che si è prodigata al
massimo per procurare la maglia firmata da tutti i calciatori. Sono il
Presidente dell'Inter Club Fasano, qualche persona dell'ambiente Inter la
conosco ma vi assicuro che avere regali è praticamente impossibile. Il motivo
della foto? So che qualcuno di voi starà mugugnando, si starà chiedendo che motivo
ci sia di renderla pubblica, starà pensando 'le belle iniziative si fanno ma
non si rendono pubbliche ecc. ecc.'. Sgombero subito il campo da equivoci o
interpretazioni facilistiche. -
puntualizza Cinqui -”Ho deciso di pubblicare
la foto (naturalmente col consenso di Donato) per sensibilizzare e stimolare la
cultura delle persone nei confronti della fragilità, della vulnerabilità, della
disabilità. Molti preferiscono chiudere gli occhi innanzi a certi argomenti, è
quasi normale sia così. Lo si fa quando non si è colpiti in prima persona e
perché, in fin dei conti, certe tematiche fanno paura. – ed aggiunge - Sono
sincero, la stessa cosa accadeva a me prima che a mio padre venisse
diagnosticata la sla, la malattia che me l'ha portato via per sempre. I disabili
non sono pericolosi, e neppure contagiosi. Sono solo persone che hanno più
bisogno di aiuto rispetto ad altre. Un malato di sla necessita di assistenza 24
ore su 24, riceve tanto, deve ricevere tanto per forza di cose, ma vi assicuro
che dona più di quanto riceve, in termini di sensibilità, sentimenti, emozioni.
I malati di sla lottano, lottano e ancora lottano, non mollano mai e da loro
c'è solo da imparare, perché sono affetti anche da un'altra malattia,
altrettanto inguaribile, ma più bella, bellissima: si chiama voglia di vivere.
Donato, andremo a San Siro”. E' la promessa di
tutti.
Scritto da Filippo Rattile- MonopoliNet
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