12 giugno 2013

Basta una maglietta del capitano, un sorriso ..e la vita appare meno in salita

Regalare un momento di gioia, di spensieratezza, per chi per varie ragioni, non se la passa benissimo, è uno fra i tanti obiettivi dei tesserati dell’Inter Club. Appartenere a un club sportivo non è necessariamente, sempre, per il fine di seguire la propria squadra del cuore nelle trasferte. Ma è anche prendersi cura di chi ne ha più bisogno. Nel suo piccolo, l’Inter Club Fasano, con il suo presidente Lello Cinqui e l’amica modella fasanese Natalia Angelici, che vive e lavora in quel di Milano, hanno inteso organizzare il tutto facendo una bella sorpresa a Donato, tifosissimo interista affetto da sla. Come preannunciato dallo stesso presidente, anche quest’anno sono andati a far visita all’amico Donato ed insieme alla bella Natalia hanno consegnato una maglia del suo idolo, Capitan Zanetti, autografata dall’intera tutta rosa di prima squadra. S’intuiscono gli effetti sortiti da tale gesto. Insieme all’amico Donato, anche gli occhi dei visitatori brillavano particolarmente. Dopo qualche attimo di emozione, i tre hanno aperto un discorso sulla beneamata Inter; con un Donato dalle idee chiarissime, manifestando con fermezza attraverso il puntatore ottico, che sostituisce la sua voce: "Zanetti è il mio idolo; lo stadio deve rimanere San Siro; dopo Mazzarri bisogna comprare i calciatori; Milito è vecchio ma i gol li sa fare ancora". Ha le idee più chiare delle mie! – sussurra il presidente Lello Cinque - Prossimo appuntamento lo stadio, precisamente Inter-Juventus, insieme a me, a Natalia e a quel ‘gobbo’ di Gianni, l'operatore sanitario che lo assiste quotidianamente. E poi, ancora il presidente -  “Ringrazio ancora fortemente la mia carissima amica Nat Angelici; una donna con un cuore immenso, che si è prodigata al massimo per procurare la maglia firmata da tutti i calciatori. Sono il Presidente dell'Inter Club Fasano, qualche persona dell'ambiente Inter la conosco ma vi assicuro che avere regali è praticamente impossibile. Il motivo della foto? So che qualcuno di voi starà mugugnando, si starà chiedendo che motivo ci sia di renderla pubblica, starà pensando 'le belle iniziative si fanno ma non si rendono pubbliche ecc. ecc.'. Sgombero subito il campo da equivoci o interpretazioni facilistiche. - puntualizza Cinqui -Ho deciso di pubblicare la foto (naturalmente col consenso di Donato) per sensibilizzare e stimolare la cultura delle persone nei confronti della fragilità, della vulnerabilità, della disabilità. Molti preferiscono chiudere gli occhi innanzi a certi argomenti, è quasi normale sia così. Lo si fa quando non si è colpiti in prima persona e perché, in fin dei conti, certe tematiche fanno paura. – ed aggiunge - Sono sincero, la stessa cosa accadeva a me prima che a mio padre venisse diagnosticata la sla, la malattia che me l'ha portato via per sempre. I disabili non sono pericolosi, e neppure contagiosi. Sono solo persone che hanno più bisogno di aiuto rispetto ad altre. Un malato di sla necessita di assistenza 24 ore su 24, riceve tanto, deve ricevere tanto per forza di cose, ma vi assicuro che dona più di quanto riceve, in termini di sensibilità, sentimenti, emozioni. I malati di sla lottano, lottano e ancora lottano, non mollano mai e da loro c'è solo da imparare, perché sono affetti anche da un'altra malattia, altrettanto inguaribile, ma più bella, bellissima: si chiama voglia di vivere. 

Donato, andremo a San Siro”. E' la promessa di tutti.

Scritto da Filippo Rattile- MonopoliNet

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