29 gennaio 2011

Inter Club: le parole di Moratti ai coordinatori


MILANO - Come ogni anno, il presidente Massimo Moratti è intervenuto alla riunione nazionale del Centro Coordinamento Inter Club all'Hotel Melià di Milano. Un applauso lo ha accolto al suo arrivo: "Non posso che ringraziarvi. Da sempre, a cominciare da mio padre che ha pensato gli Inter Club, l'Inter tiene tantissimo a questa realtà", ha dichiarato il presidente nerazzurro, per poi parlare delle vittorie di uno splendido 2010 ma non solo.
"È qualcosa di eccezionale non solo tutto quello che abbiamo fatto nel 2010 ma anche quanto prima è stato fatto negli ultimi 5-6 anni. Dobbiamo esserne orgogliosi e io desidero dirvi grazie per la vostra fiducia e la vostra passione, la vostra voglia di fare e il vostro aiuto. Grazie a voi lavoriamo per la gente che ci ama e facciamo in modo che la Società sia sempre più forte, una società che ora è la più forte del mondo. E noi dobbiamo cercare di fare in modo che i frutti del nostro lavoro siano sempre a livello di grande importanza. Anche nel settore organizzativo ci deve essere grande entusiasmo, non solo a livello sportivo. I numeri degli Inter Club sono meravigliosi e speriamo che crescano ancora. Non ci sentiamo arrivati ma ancora a metà strada. E io mi sento molto aiutato dal vostro entusiasmo".
"Eravamo contenti l'anno scorso quando ci siamo incontrati - prosegue Moratti -, lo siamo ancora di più oggi. Il campionato del Mondo ci ha dato serenità, è una cosa meravigliosa sentirsi campioni del mondo, cosa che non ci ha tolto la voglia di essere ancora all'altezza. È bello che i giocatori abbiano poi ancora dentro di loro il desiderio di dimostrare che sono i più forti e che abbiano l'umiltà di continuare e ricominciare da capo. Facciamo dunque un applauso al gruppo dei giocatori".
"Dall'anno scorso - ha poi aggiunto - ci sono stati dei cambiamenti. A cominciare da quelli in panchina: José Mourinho, che non dimentichiamo, ci aveva portato grande vivacità, anche a livello di stampa tra l'altro. Lui ci ha dato tantissimo, poi abbiamo tentato con una persona, Rafa Benitez, che aveva un'esperienza e un passato che potesse tranquillizzarci, abbiamo sperato che potesse essere l'uomo con cui continuare con lo stesso spirito, ma purtroppo né per colpa sua né per colpa nostra la cosa non è andata, ci è dispiaciuto fare il cambiamento che abbiamo fatto ma poi c'è stata la gioia di prendere un allenatore come Leonardo, bravo, intelligente, pieno di ambizioni ben celate dietro a una buona educazione. Ha saputo prendere la squadra dal verso giusto, squadra che è ripartita con uno spirito decisamente diverso. Ne avevamo bisogno, ringrazio quindi Leonardo. Chi deve prendere le decisioni sono io e così è stato anche in questa occasione, e me ne prendo tutti i rischi, ma cerco sempre di farlo tenendo conto di tutti, anche della sensibilità dei tifosi. Devo cercare di indovinare anche questo (sorride, ndr). Quello che aiuta nel prendere le decisioni è però sapere di avere la gente con te, la gente nerazzurra".
Inevitabile, poi, un cenno al mercato: 'Abbiamo in questi giorni completato un'esigenza della squadra, abbiamo preso il meglio che si potesse sul mercato, perché tra le esperienze mie c'è che intervenire sul mercato è sempre caro ma è meglio prendere sempre la qualità migliore. Le cose abbastanza buone all'Inter funzionano così così, bisogna mirare bene, e mi sembra che sia stato fatto. Abbiamo mirato bene sia con Ranocchia, che con Kharja, che con Pazzini, ovviamente. Pazzini che mi sembra abbia piacere ed entusiasmo, l'ho visto così sorridente per questa cosa che gli è accaduta tutta in un botto in una settimana. Atteggiamento di grande felicità il suo, che spero si trasformi in gol. Abbiamo bisogno della sua sveltezza e della sua furbizia. Stamattina a San Siro abbiamo anche visto la prima partita di Pazzini e il suo primo gol con la maglia dell'Inter, è stato molto bello. Il resto della squadra mi sembra che abbia ripreso in pieno il cammino di vincere combattendo. Avevamo preso una brutta sberla a Udine, ma la squadra ha reagito: ho trovato che abbiano battagliato contro il Napoli, grande combattimento e voglia di vincere, non c'è niente di più bello che vincere all'ultimo minuto, non ho infatti capito le critiche. L'atteggiamento della squadra di fronte alla Tim Cup è stata di umiltà, questo è lo spirito che spero rimanga. Quanto al campionato, le altre società sono tutte forti, ogni gara è rischiosa, ripeto che secondo me ci sono troppe squadre e diventa rischioso per la salute dei giocatori, obbligando ad acquistare: vedi Milan che l'ha fatto e Juve che non l'ha fatto ma che forse lo avrebbe fatto volentieri per via degli infortuni".
fonte: Inter.it

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